
Sono tornato.
Sono tornato perchè ho qualcosa da dire e qualcosa da ascoltare. Da capire.
Sono tornato perche non voglio rinunciare a quella parte di me che scalpita e si dimena perchè sa.
Conosce ogni singolo frammento di me, quello che è stato, che è e quello che rappresenta.
La fatica della conquista, la spinta del risultato, la bellezza del viaggio, la soddisfazione di stringere le cose a te più care.
Non so voi, ma la mia peggior nemica è, da sempre, la paura.
La pigrizia, al secondo posto.
E la paura di esser pigro, che può sembrare una tautologia bell' e buona, ma è la pura verità:
come puoi sperare di correre, lottare, lavorare, amare, sperare, perfino ridere, tutto. Tutto è impossibile per il pigro.
La paura ti porta verso l'oblio e prima che te ne renda conto sei imprigionato in barriere che ti sembrano così robuste, così alte, così invincibili.
Ci si guarda indietro e si sorride a quel che è stato. Perchè l'idea del futuro è la cosa eccitante.
Discorsi sconclusionati che non dicono nulla ai più, e comunque poco ai pochi.
Basterebbe così poco...Ma non chiedo. Non dico. Non vedo. Non voglio. Non più.
"Infine, voglio ringraziare tutti coloro che, in un modo o nell'altro, sono entrati nella mia vita.
In ognuno trovo ogni giorno la gioia di vivere e la grinta per continuare a costruire ciò che sono e, con determinazione e coraggio, ciò che desidero essere. "
Ed è la nota conslusiva dei ringraziamenti della mia tesi. Non la sputtanerò.
Sono tornato.