domenica 27 settembre 2009

Sembrava una semplice grigliata...



Come ci siamo finiti in questo stato?!
Eppure avevo giurato, nel pomeriggio, davanti allo scaffale del vino che mi chiamava e disperatamente cercava di farsi comprare, che NO. Questa sera non avrei bevuto vino. Ma vino però.
Mica birra, chupito, crema di limoncello, crema di liquirizia...
Insomma. Avrei già dovuto capirlo nel momento in cui cominciavo a ripetere l'espressione "dov'è la mia birra?" in maniera compulsiva e con una faccia sconsolata che forse era il caso di piantarla lì, ma, poi, proprio non ce la faccio.
Così fresca, così leggera. Così tutto...

A fine cena ero già abbastanza su di giri, tanto da aver praticamente insultato degli amici di amici di amici che nessuno ha capito chi cazzo ha invitato ma che, comunque, sono arrivati e si son messi con le gambe sotto il tavolo. Hanno mangiato. E se ne sono andati. In ques'ordine e a questa velocità.
Dopo che qualcuno gli ha praticamente dato dei "cellini di mmmerda" (cito testualmente), probabilemente un pochino se la sono presa in effetti. Ma io non credo. Eran proprio stronzi così. Al naturale, come il tonno.
E ho anche cercato di intromettermi in una concitata conversazione riguardo film horror accennando all'ultimo che avevo visto giusto la sera prima ma...niente. Non ce l'ho fatta. E miseramente a orecchie basse sono tornato al mio posto interrogandomi sulle mie attuali competenze sociali.

Vabbè. Fortuna che c'è la musica!
Maury alle percussioni, Al, Pol ed io alle chitarre, Teo-Voce e... Musica fù! Grande repertorio, grandi melodie, grandi voci, gran divertimento. Grande sbronza.
Ma tutto ha un limite, lo sappiamo. Infatti anche la musica, ad un certo punto, ha limitato e si è dovuta piegare al richiamo dei chupiti, subito seguiti da vari intrugli alcolici che onestamente faccio fatica oggi ad identificare (ma comunque ottimi direi! Thanks, Pol's daddy!)

Per senso del pudore, il risultato finale lo lascio immaginare... Ma chiedo pubblicamente venia ai genitori di Pol con i quali ho completamente e irrecuperabilmente perso ogni minutissimo senso di dignità che possedevo prima di ieri sera.

Beh, la scusa ufficiale, comunque, è che si doveva festeggiare. E festeggiare si è festeggiato. Come al solito a dire il vero.
Ad oggi, però, è solo un momento in più, uno dei tanti ricordi che compongono la costellazione delle esperienze con gli amici. E per questo vi ringrazio.

PS: Vi ringrazio anche per avermi tenuto la testa...

2 commenti:

  1. prima di tutto non si è mai visto un paolo che si abbrevia in "pol", al massimo "paul"...
    secondo ti avevo detto che NON potevi più riprodurre in nessun modo (ne scritto ne parlato) il nome del drink maledetto!

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  2. ehi Ste ma lo sai che fu si scrive senza accento ??? per fortuna insegni inglese ...

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